I caduti sono stati ripartiti dalla Commissione Regionale per il riconoscimento della qualifica di partigiano tra le formazioni esistenti al momento della smobilitazione, che hanno pertanto inglobato quelli appartenenti a formazioni scioltesi precedentemente come “Cacciatori delle Apuane”,” Mulargia”,  “X bis Brigata Garibaldi”.   

Invece, in questo elenco è indicata la formazione in cui militavano al momento della morte; i nominativi, di cui non viene specificata l’appartenenza, sono di resistenti non in forza alle formazioni armate, ma collaboratori di CLN, impegnati nell’ organizzazione clandestina.

Trento Benassi, arrestato a Barga e fucilato il 7 dicembre 1943 presso il cimitero di Lucca

Renzo Torcigliani (Cacciatori delle Apuane), ucciso dai fascisti a Santa Lucia di Camaiore il 16 aprile 1944

Luigi Mulargia (Cacciatori delle Apuane), caduto in combattimento sul Monte Gabberi il 18 aprile 1944

Vittorio Monti e Domenico Randazzo, renitenti alla leva della RSI, fucilati il 19 aprile 1944 a Massarosa

Gino Lombardi (Cacciatori delle Apuane), caduto in una sparatoria con militi fascisti a Sarzana il 21 aprile 1944

Piero Consani (Cacciatori delle Apuane), ferito e catturato il 21 aprile 1944 a Sarzana, fucilato il 4 maggio

Agostino Pippi (Cacciatori delle Apuane), catturato in Garfagnana e fucilato presso il cimitero di Lucca il 5 maggio 1944

Silvio Ceragioli (Luigi Mulargia), caduto nel corso di una sparatoria con militi fascisti a Gorfigliano il 10 maggio 1944

Alberto Galanti (Luigi Mulargia), fucilato a Piazza al Serchio il 14 maggio 1944

Cesare Palmeri (Pelle), caduto in azione a Pontestazzemese il 15 giugno 1944

Aimo Cozzoli, Marcello Garosi, Giuseppe Melis (Luigi Mulargia), morti nel combattimento di Forno (MS) il 13 giugno 1944

Renzo Bianchini (Luigi Mulargia), ferito nel combattimento di Forno (MS) ed arso vivo dai fascisti il 13 giugno 1944

Amos Paoli (Bandelloni), catturato a Riomagno di Seravezza e fucilato a Compignano di Massarosa il 27 giugno 1944

Giovanni Turba (Cacciatori delle Apuane), morto all’ospedale di Camaiore il 4 luglio 1944 a seguito delle percosse subite dai fascisti a Pontestazzemese il 16 aprile

Dino Viviani (Bandelloni), caduto a Tonfano il 7 luglio 1944 durante la sparatoria seguita al tentativo di cattura di un fascista; ferito nella stessa azione, Vincenzo Nuti morì alcune ore dopo all’ospedale di Pietrasanta, dove era riuscito a trascinarsi

Adelmo Rossi (Bandelloni), morto il 9 luglio 1944 sulla collina di Capriglia, al rientro da un’azione, per un colpo di fucile accidentalmente partito ad un compagno

Enrico Pieraccini, disperso dopo la cattura a Camaiore il 10 luglio 1944

Giuseppe Catelani (Bandelloni), ucciso dai tedeschi il 22 luglio 1944 a Pontestazzemese

Nerino Garbuio (Patrioti Apuani), catturato nei pressi del monte Folgorito e dopo atroci torture impiccato a Montignoso (MS) il 24 luglio 1944

Aldo Maggi (Garosi), deceduto in Valfreddana il 25 luglio 1944

Italo Evangelisti (X bis Brigata Garibaldi Gino Lombardi), caduto in combattimento sul monte Ornato il 27 luglio 1944

Augusto Silicani (Ceragioli) e Giorgio Schisler (collaboratore del CLN), morti durante un bombardamento aereo a Camaiore il 28 luglio 1944

Franco Marcucci, ucciso dai tedeschi presso Vergemoli il 28 luglio 1944

Paris Ancillotti (Bandelloni), morto all’ospedale di Pietrasanta il 28 luglio 1944 per le ferite riportate durante un rastrellamento

Antonio Bartolucci (Balestri), ucciso in azione sulle pendici del monte Matanna il 28 luglio 1944

Emilio De Ferrari, Pietro Rovai e Giuseppe Spinetti (X bis Brigata Garibaldi Gino Lombardi), caduti durante il rastrellamento operato dalle SS sul monte Ornato il 30 luglio 1944

Cristina Lenzini Ardimanni (Bandelloni), caduta in combattimento a Farnocchia l’8 agosto 1944

Giacomo Zini (Garosi), caduto in azione sul monte Gabberi l’8 agosto 1944

Egisto Mancini (mugnaio, collaboratore della Bandelloni), ucciso dai tedeschi tra Valdicastello e Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944

Giordano Bottari, Renato Luisi ed Ermanno Quadrelli (Balestri), fucilati dalle SS a Capezzano Monte il 12 agosto 1944

Cesare Lazzeri, Giulio Lazzeri, Guglielmo Puppo (Bandelloni), Alberto De Salvia (Balestri) e Sauro Bertelloni (Garosi), trucidati dalle SS a Bardine San Terenzo (Fivizzano) il 19 agosto 1944 insieme a 48 civili

Duilio Tabarrani (Balestri), ucciso il 25 agosto 1944 a Gualdo di Massarosa

Renato Pellegrini (Balestri), fucilato il 27 agosto 1944 dai tedeschi a Pescaglia

Gino Biancalana (Garosi) e don Libero Raglianti (Bandelloni), fucilati a Filettole (Vecchiano) nella notte tra il 28 e 29 agosto 1944

Ciro Bertini e Giancarlo Taddei (Garosi), uccisi dai tedeschi a Gualdo di Massarosa il 28 agosto 1944

Enrico Chironi (Ceragioli), disperso dopo la cattura a Lido di Camaiore il 2 settembre 1944

Adelmo Bonuccelli (Balestri), fucilato a Camaiore in località Rosi il 4 settembre 1944

Domenico Dell’Aquila e Giuseppe Vecoli (Garosi), morti per l’esplosione di una mina sul monte Prana il 4 settembre 1944

Angelo Cella (Bandelloni), catturato dai tedeschi a Strettoia il 5 settembre 1944 con alcuni civili, tutti fucilati in luogo e data sconosciuti

Aldo Mazza (Garosi), impiccato dai tedeschi a Piazzano di Camaiore il 6 settembre 1944

Giuseppe Antonini (Canova), caduto in combattimento nella campagna di Viareggio il 9 settembre 1944

Renzo Tognetti (Bandelloni), fucilato a Massa il 10 settembre 1944

Giovanni Camaioli (Ceragioli), ucciso il 10 settembre 1944 in luogo e circostanze sconosciuti

Otello Pierucci (Ceragioli), caduto in azione nei pressi di Bozzano di Massarosa il 10 settembre 1944

Giuseppe Barsottelli (Ceragioli), morto in combattimento nei pressi di Massarosa l’11 settembre 1944

Mario Bevilacqua (Garosi), fucilato a Pietrasanta in località Osterietta il 15 settembre 1944

Arturo Coluccini (Garosi), ucciso da una pattuglia tedesca sul Monte Meto di Massarosa il 15 settembre 1944

Pietro Nannizzi (Garosi), morto in un campo minato nei pressi di Camaiore il 16 settembre 1944

Giovanni Baldini (Patrioti Apuani), fucilato dalle SS alle Fosse del Frigido (MS) il 16 settembre 1944

Italo Proietti Mancini (Brofferio), morto in azione nella zona di Massarosa il 17 settembre 1944

Marino Farnè (Bandelloni), ucciso a Pietrasanta da una cannonata il 26 settembre 1944

Giovanni Pietro Giannecchini (Bandelloni), disperso in perlustrazione nei pressi di Ripa il 29 settembre 1944

Lorenzo Tarabella (Bandelloni), ucciso sul monte Costa di Seravezza il 5 ottobre 1944

Ivo Amadei (Bandelloni), ucciso dai tedeschi a Seravezza in località La Cappella il 6 ottobre 1944

Oriello Iacomini (Bandelloni), ucciso dai tedeschi a Seravezza in località La Cappella il 15 ottobre 1944

Dino Ferrari (Bandelloni), ucciso da un colpo d’artiglieria a Viareggio il 17 ottobre 1944

Fioravante Giannetti (Bandelloni), ucciso dai tedeschi a Seravezza in località La Cappella il 18 ottobre 1944

Giovanni Andreani, Giuseppe Casturano, Libero Coppedè e Franco Mariotti (Tigre), caduti in azione al Cinquale il 22 ottobre 1944

Emilia Valsuani (Bandelloni), morta all’ospedale di Camaiore il 28 ottobre 1944 per le ferite subite da un colpo di mortaio

Tristano Zecanowski (Menconi), ucciso durante l’attraversamento del fronte a Seravezza in località La Cappella il 23 novembre 1944

Manfredo Bertini (missione radio Balilla), morto il 24 novembre 1944 a Pecorara (Piacenza)

Luigi Natale Pelletti (Tigre), ucciso da un colpo d’artiglieria a Pietrasanta il 27 novembre 1944

Tullio Storietti (Patrioti Apuani), ucciso dallo scoppio di una mina a Strettoia il 3 dicembre 1944

Samuele Renato Domenici (Garosi), morto nel lager di Kahla il 15 dicembre 1944

Alderigo Pippi (Bandelloni), morto all’ospedale di Viareggio il 17 dicembre 1944 per le ferite riportate in un’azione nei pressi di Levigliani

Luciano Landi (Bandelloni), morto all’ospedale di Pietrasanta il 24 gennaio 1945 per ferite causate da una cannonata

Melchiorre Bianchi (F3), caduto in azione sul monte Canala di Seravezza il 27 febbraio 1945

Costantino Barberi e Silla Silvestri (F3), caduti per lo scoppio di una mina nella zona di Porta il 28 marzo 1945

Umberto Della Bona e Guglielmo Grassi (F3) caduti in combattimento a Strettoia il 6 aprile 1945

Angelo Bartolucci (Bandelloni), ucciso in azione sulle pendici della Pania della Croce il 10 aprile 1945

Emilio Guastini (F3), morto il 10 aprile 1945 a Marina di Pietrasanta in un incidente stradale durante le azioni per lo sfondamento della Linea Gotica

Pelio Levantini (Garosi), deportato in Germania, morto per malattia subito dopo la Liberazione

Pietro Pellegrini (Bandelloni), morto a Lucca il 4 maggio 1945 a seguito delle percosse subite dai nazisti

 Versiliesi caduti nei giorni dell’armistizio

   In Versilia non ci furono episodi di resistenza armata e l’occupazione tedesca avvenne senza morti e feriti, tuttavia moltissimi versiliesi, sui vari fronti di guerra, condivisero la sorte di tutti gli altri soldati italiani, abbandonati dal Re e dagli alti vertici militari, che pensarono a mettersi in salvo senza impartire loro ordini chiari e precisi.

   Numerosi furono i tentativi spontanei di resistere ai tedeschi come a Cefalonia e Lero, nelle isole egee, in molte località della penisola Balcanica, in Corsica, a Piombino, a Roma, sulle alture di Carrara e in altre zone d’Italia, mentre unità dell’Aviazione e della Marina cercarono di dirigersi verso le basi alleate, circostanza in cui avvenne la tragedia della corazzata “Roma” .

   Da ricordare l’episodio avvenuto a Colle di Compito (Capannori), dove il 10 settembre i tedeschi uccisero il colonnello Vincenzo Cione, il capitano Massimo De Felice e il soldato Felice Mastrippolito, facenti parte del presidio addetto alla custodia del campo per prigionieri alleati, ai quali, dopo l’annuncio dell’ armistizio, era stata la possibilità di scappare.

   Alcune migliaia furono i caduti italiani ed è proprio dal loro sacrificio che ebbe inizio  la lotta di Liberazione dal Nazifascismo.

  I soldati versiliesi, morti in quei drammatici giorni, furono una cinquantina, idealmente rappresentati da alcune figure, divenute simbolo di quella che è stata definita la “Resistenza con le stellette”: Adone Dal Cima, perito nell’ affondamento della Corazzata “Roma”, Antonio Cei, caduto a Cefalonia, Inigo Campioni, fucilato dai repubblichini, Leonetto Amadei, catturato a Lero  (v. biografia n.1-2-3-4).

   Purtroppo, solo di alcuni sono note le circostanze del decesso, degli altri si conosce solo la data di morte e la generica indicazione del fronte su cui si trovavano.

  Si tratta di una lacuna che ci auguriamo possa essere colmata con la collaborazione delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, anche perché gli elenchi ufficiali dei caduti non sono completi e precisi

   Il colonnello Angelo Banchieri, comandante dell’aeroporto di Reggio Emilia, venne catturato e fucilato con altri ufficiali nella notte tra il 10 e l’11 settembre; il tenente pilota Marino Corbellini, decollato dallo scalo di Ampugnano (Siena) per raggiungere una base alleata nell’ Italia meridionale , precipitò in mare l’11 settembre; l’ alpino Giuseppe Magri, ferito il 9 settembre in combattimento contro i Tedeschi a Bolzano, morì in ospedale il 12.  I tre militari erano residenti nel Comune di Pietrasanta

   Il geniere Angelo Lorenzoni di Stazzema morì a Cefalonia l’otto settembre, mentre nei combattimenti contro i Tedeschi in Corsica caddero i fanti Silvano Lorenzi (1922), seravezzino, il 12 settembre, e il viareggino Gori Ranieri il 17, quest’ ultimo decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare.  

   Nell’affondamento della corazzata “Roma” persero la vita i marinai Polacci Leopoldo e Polacci Sante di Forte dei Marmi, Buratti Osvaldo  e Guerri Guelfo di Pietrasanta, Neri Alessandro di Seravezza,  Gragnani Mario di Massarosa, Zappelli Alfeo di Camaiore e i viareggini Barsottelli Aris, Bertelli Francesco, Bertuccelli Fabrizio, Guidi Angelo, Morescalchi Rodolfo, Parducci Cairoli.

   Sono indicati come marinai caduti a Rodi tra l’ 8 e l’11 settembre il pietrasantino Castagnini Otello, i viareggini Cardella Eugenio, Feroci Bruno, Paladini Guglielmo e il fortemarmino Angelini Francesco-  

  A Creta morirono tra l’8 e il 9 settembre  il geniere Canali Angelo di Pietrasanta, l’ artigliere Dini Libero di Camaiore e il marinaio viareggino Riparbelli Enrico .

   Risultano morti in territorio greco, senza ulteriori notizie, tra l’8 e il 10 settembre il fante stazzemese  Lazzeri Mario. il fante viareggino Ghilarducci Luigi, i fanti Albiani Idilio e Gemignani Celso, l’artigliere  Gabrielli Leonello, il bersagliere Lucchesi Pentonari Ciro, tutti di Massartosa.

  Altrettanto vaga l’indicazione per i caduti in territorio jugoslavo dall’8 al 14 settembre: l’ alpino Venturini Marino di Pietrasanta, il seravezzino Balderi Leandro della Sanità, il milite Antonucci Luigi di Stazzema, il fante Lipparelli Attilio di Massarosa, il fortemarmino Beani Ugo della Sussistenza, il fante Barsottelli Benedetto e Mazzoni Domenico della Cavalleria, entrambi camaioresi.

   Il 22 settembre, nel Mediterraneo, risultano deceduti il marinaio Puccinelli Raffaele di Massarosa, in Albania il 9 settembre i marinai viareggini Raffaelli Carlo e Petrucci Giovanni, mentre il marinaio Raffaelli Francesco di Viareggio è indicato come caduto in territorio francese il 9 settembre.

  Morirono tre l’ 8 e il 13 settembre in territorio italiano, località non specificata, il fante Bigongiari Adolfo, il granatiere Brocchini Giorgio , l’artigliere Paoli Angelo di Massarosa, il soldato Pardini Domenico di Camaiore, il geniere Ceccarelli Umberto e il marinaio Lombardi Enilio (con  indicazione La Maddalena) di Viareggio, l’alpino Giannotti Mario di Seravezza o Stazzema.

Gli Internati Militari (IMI)

   Nelle settimane successive iniziò la drammatica vicenda degli Internati Militari Italiani (IMI), cioè i circa 650.000 soldati catturati dai tedeschi.  Condotti nei lager in Germania, solo in 35.000 accettarono l’arruolamento nei reparti della RSI, che avrebbe permesso loro di tornare in Italia, preferendo affrontare la durissima prigionia ed attuando una “resistenza senz’armi”, altrettanto eroica di quella armata. Ben 40.000 non fecero più ritorno a casa e tra loro 135 versiliesi 

   Li elenchiamo per Comune, omettendo, per motivi di spazio, grado, corpo e reparto di appartenenza, luogo e data di morte, invitando gli interessati a consultare il volume ANEI, Resistenza senz’ armi , Le Monnier.

Comune di Forte dei Marmi: Berti Vittorio, Cardini Pilade, Castagnini Alvise, Daddi Umberto, Nardini Ruggero  

Comune di Camaiore: Bartelloni Enrico, Bartolucci Pietro, Benassi Osovio, Benedetti Ferruccio, Bertolaccini Leonildo, Bicicchi Gerardo, Bonuccelli Giovanni, Chicci Gustavo, Chiocchi Gino, Giannini Domenico, Giannoni Ernesto, Lari Luciano, Lemmetti Alberto, Lencioni Iacopo, Lorenzi Francesco, Mecchi Giacomo, Pardini Angelo, Pardini Arnolfo, Pardini Lino, Pardini Vincenzo, Pellegrinetti Pietro, Pierini  Elia, Razzuoli Lino, Rosi Carlo, Silicani Ivo, Stefanini Angelo, Tommasi Fernando.

Comune di Massarosa: Barsottelli Agostino, Barsotti Inigo, Batini Bruno, Bigongiari Gustavo, Cheli Emilio, Cortopassi Giuseppe, Filippini Lio, Giusti Verardo, Mugnaini Angelo, Nicoletti Aldo, Polacci Francesco, Pierucci Lido. Tomei Andrea.

Comune di Pietrasanta: Bazzichi Elio, Bazzichi Luciano, Bernabò Alderigo, Bertolaccini Fernando,  Boccelli Nello, Braccini Nello, Bresciani Torello Marino, Caniparoli Vincenzo, Capovani Lido, Capovani Ovidio, Cardini Marcello, Cinquini Silvano, Coluccini Sileno, Coluccini Vincenzo, Corbellini Arnaldo,  Formichelli Ettore, Garbati Orfeo, Genovesi Giuseppe, Genovesi Marino, Giannaccini Aurelio, Ginesi Ernesto, Lenzoni Ilio, Lombardi Ilio, Luisi Raffaello, Maggi Domenic0, Marcucci Giulio, Mei Raffaello, Musetti Renzo, Pierini Francesco, Ricci Duilio, Silvestri Giuseppe, Simi Sesto, Torlai Mario, Tonini Antonio, Vezzoni Luigi

Comune di Seravezza: Amadei Narciso, Angelini Angelo, Angelini Enrico, Giannarelli Benigno, Leonardi Adolfo, Mazzei Mario, Mencaraglia Adolfo, Neri Adone, Salini Enzo, Silvestri Ivo, Tarabella Renato.  

Comune di Stazzema: Baldi Siste, Barsi Fernando, Barsi Ilario, Bernabò Alderigo, Giannecchini Sergio,  Maggi Onesto, Papini Alfredo, Santini Filomeno  

Comune di Viareggio: Basignani Luigi, Benedetti Guido, Benedetti Paolino, Bernacchi Giovanni,  Bernardeschi Fausto, Bertocchi Giovanni, Bertacca Nilo, Bertozzi Gino, Bonuccelli Sirio, Bucci Giovanni,  Del Carlo Mario, Domenici Renato, Fabbri Lodisseo, Fialdini Alfredo, Gianni Antonio, Lazzerini Emilio, Martinelli Giuliano, Pellegrinetti Fernando, Piccioli Angelo. Puccetti Agostino, Rossi Antonio, Sartini Raffaello, Sarfati Piero, Summonti Ennio.

 

  

 

Nella Resistenza in altre parti d’Italia e all’estero

   Diversi furono anche i versiliesi che presero parte alla Resistenza in altre parti d’Italia e che, con i loro reparti o per scelta individuale, passarono nelle file partigiane nei paesi in cui erano stati forza di occupazione.

   Sono aspetti poco noti della Lotta di Liberazione, solamente accennati nelle numerose opere dedicate alla vicende della Versilia durante la Seconda Guerra Mondiale; una lacuna determinata dalla complessità della ricerca e dalla difficoltà nel reperimento delle fonti, tanto che, ad oggi, solo per il Comune di Pietrasanta è disponibile un elenco pressoché completo, pubblicato nel volume “Il prezzo della Libertà, Il contributo di Pietrasanta alla lotta contro il Nazifascismo” di Giovanni Cipollini e Moreno Costa.

   Ventinove furono i pietrasantini partigiani fuori dalla Versilia, tra cui alcuni caduti.  Biagi Ivo (“Norge”), cl.1925, distaccamento “Rebagliati” della 4^ Brigata Garibaldi, morì in combattimento con altri dieci partigiani il 2 febbraio 1945 a Pian dei Corsi (Savona) e Bertellotti Angelo (“Mandrake”), cl.1925,  distaccamento “Ines Negri” della 3^brigata Garibaldi, nello scontro avvenuto nei pressi di Bardineto (Savona) il 29 novembre 1944. 

   In località Capanne di Lago Nero, sulla montagna pistoiese, il 12 luglio 1944 furono uccisi due partigiani dell’ XI zona e cinque pastori loro stretti collaboratori, tra cui i pietrasantini Baldini Dino e Luigi, Bertuccelli Leandro e Luigi, residenti a Vicopisano.Venturini Torquato, facente parte delle SAP, venne fucilato a La Spezia con altri quattro patrioti il 2 dicembre 1944.

   I partigiani viareggini Lelio Giusti della formazione “Caiani” e Luigi Borrini caddero in combattimento rispettivamente a Poggio Cerrone (Firenze), alla fine dell’agosto 1944, e a Castelnuovo Monti (Reggio Emilia) il 29 settembre 1944.

   Tra i pietrasantini combattenti nella Resistenza all’estero ne troviamo dodici in Jugoslvia nella divisione “Garibaldi” e tre nella Divisione “Italia”, due tra i partigiani albanesi e due tra quelli greci. Due furono i caduti: Benedetti Palmiro della Divisione “Garibaldi”, morto in combattimento il 17 gennaio 1944  in Montenegro e Bertuccelli Francesco il 6 dicembre in battaglia a Tovarnik, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare. a cui venne titolato un battaglione della Divisione “Italia”.